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Col passare del tempo, si è reso necessario stabilizzare la struttura a causa della formazione di crepe e vuoti sotto alle scale e ai blocchi per le sedute, oltre che nei muri. Le operazioni di iniezione sarebbero dovute servire per riempire i vuoti e aumentare la portanza del terreno.
Prima dell’inizio dei lavori necessari per lo scavo di una trincea per la posa in opera di una condotta, sono state effettuate iniezioni preventive di resina espandente sotto 17 m di fondazione della facciata ovest allo scopo di consolidare il terreno di fondazione.
Nel corso del tempo a causa del sottosuolo soggetto ad assestamenti, dell’abbassamento della falda freatica (regimazione acque del Canton Giura) e di due grandi alberi presenti direttamente accanto ai due angoli esterni si sono manifestati diversi cedimenti della navata trasversale nella quale si trovano il coro, l’altare e la sacrestia.
Periodi di siccità e la disidratazione causata dagli alberi hanno prodotto cedimenti e crepe nella chiesa.
La fondazione in muratura della torre alta circa 8 m risalente al medioevo poggia su pali di legno profondi circa 3.00 m e larghi circa 2 m (misurati alla base). Il sottofondo è sabbioso e umido, il livello della falda si trova ad una profondità da circa 1.00 m a 2.00 m.
La mediateca del Vallese (con quattro sedi) ha la sua sede centrale a Sion, dove la biblioteca fu fondata nel 1853. L’edifico e le fondamenta sono in sasso. Da molto tempo nella parte occidentale si trova un edificio; questo edificio è stato demolito e lo scavo di fondazione è stato rialzato.
L’edificio commerciale a 6 piani sorge su una fondazione continua in cemento. Lo scavo e la costruzione dell’edificio vicino hanno comportato lo smottamento del terreno e ingenti cedimenti.
Il muro spartifuoco di 2 case a schiera del XVII secolo ha mostrato improvvisamente nella primavera del 2012 dei cedimenti fino a 25 cm e crepe di notevole entità.
Il Muséum National d’Histoire Naturelle di Parigi, all’interno di un edificio del XVIII secolo, conserva una raccolta di circa 2.5 milioni di pezzi da esposizione, distribuiti su una superficie espositiva di 3000 m2.
Il Grand Palace è stato costruito all’inizio del XVIII secolo ed è un luogo di avvenimenti storici che attira un ampio pubblico.
Una fantastica sfida nel centro di Vienna: il rinnovamento della facciata di un edificio del XVIII secolo. Un intervento di questo tipo prevede il trattamento del terreno da parte di URETEK. La pressione nominale del terreno desiderata doveva essere aumentata rispetto alla pressione reale.
L’edifico in Schlickplatz 2 a Vienna, costruito attorno al 1900, è composto sul lato strada da una cantina, da un parterre elevato, da tre piani e da una soffitta abitabile. Insieme alla ristrutturazione dell’intero edificio, era prevista anche la costruzione di un edificio sul tetto.
Punta della Dogana, o «Dogana de Mar», rappresenta il luogo storicamente deputato allo scambio, al deposito e allo smistamento di tutte le merci in entrata a Venezia. La struttura, edificata a partire dal 1677, costituisce un punto panoramico per eccellenza che separa il bacino di San Marco dal Canale della Giudecca e dal Canal Grande.
Dato che non ci sono costi per dispendiose installazioni in cantiere e il risanamento degli edifici avviene molto rapidamente, i costi risultano estremamente competitivi, a differenza delle tecnologie tradizionali.
Grazie alla rapida potenza di espansione, il materiale non si diffonde oltre il punto di iniezione, limitando così la quantità di materiale usato e i relativi costi.
Il sistema URETEK non richiede l’uso di apparecchi ingombranti perché l’impianto da montare in cantiere si trova sul camion.
Effetto immediato
Rispetto agli aggregati di cemento, il materiale iniettato fa presa in pochissimo tempo. La resina raggiunge le sue caratteristiche meccaniche definitive molto rapidamente. La zona trattata è utilizzabile già al termine dell’intervento.
Grazie al rilevamento preciso e tempestivo da parte dei tecnici URETEK, l’efficacia del sistema viene verificata immediatamente. Inoltre è possibile eseguire sul posto controlli indiretti prima e dopo il trattamento attraverso test di confronto geotecnici (per es. sondaggi penetrometrici e/o sonde pressiometriche).